Linee guida sull’archeologia preventiva

Le Linee guida emanate con DPCM del 14/02/2022

Le valutazioni dell’impatto archeologico sono possibili solo se gli studi preventivi costituiscono parte integrante della progettazione fin dalle prime fasi, consentendo di effettuare scelte consapevoli e condivise che permettano di non intaccare contesti archeologici e, ove ciò non sia possibile, di individuare soluzioni che consentano di salvaguardare tutte le esigenze. A tale scopo, nel momento in cui si avvia la progettazione, l’archeologo è chiamato a raccogliere i dati necessari a delineare un primo quadro conoscitivo in merito al contesto culturale delle aree interessate dal progetto, permettendo di individuare quelle in cui la realizzazione dell’opera pone minori criticità di ordine storico-archeologico.

Gli studi preliminari, originariamente previsti dal comma 1 dell’articolo 25 del D. Lgs. 50/2016 comprendono la raccolta dei dati d’archivio e bibliografici, lo studio delle foto aeree e della cartografia storica oltre, naturalmente, alla ricognizione sul terreno. Sebbene il D. Lgs. 50/2016 sia stato abrogato dal nuovo Codice del contratti pubblici D. Lgs. 36/2023, tale previsione normativa, per quanto compatibile con il nuovo Codice dei contratti, è ancora pienamente applicabile alla verifica di assoggettabilità alla procedura di archeologia preventiva come delineata dall’art. 41, c. 4 del citato D. Lgs. 36/2023 e, in particolare, con l’art. 1, c. 2 dell’allegato I.8, come confermato dalla Circolare DG ABAP n. 32 del 12 luglio 2023.

Le Linee guida, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale -Serie Generale  n. 88 del 14 aprile 2022 (DPCM del 14 febbraio 2022), individuano le specifiche tecniche relative alle fasi della procedura, ai criteri di assoggettabilità, alle modalità di redazione degli elaborati, ai formati di consegna dei documenti necessari allo svolgimento delle singole fasi, nonché alla pubblicazione dei dati raccolti.




 


 

Le principali Circolari ministeriali in materia di Archeologia preventiva

 

  • Circolare DGABAP 9/24

Il 28 marzo 2024 la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio ha pubblicato la Circolare n. 9  avente a oggetto “Geoportale Nazionale per l’Archeologia: conferimento dei dati delle indagini archeologiche ai fini della pubblicazione nel GNA e interoperabilità fra sistemi ministeriali”.

La circolare, tra le varie novità introdotte, estende il conferimento al GNA dei dati minimi di tutte le indagini archeologiche autorizzate dal MiC a partire dal 15 aprile 2024 (ad eccezione dei soli scavi in concessione); articola le modalità di invio diretto dei dati (entro 30 giorni dalla consegna) da parte di ditte e professionisti; mantiene inalterate, onde evitare duplicazioni, le modalità di invio dei dati in caso siano realizzate per tramite di banche dati già interoperabili con il GNA e dispone che eventuali nuove banche dati archeologiche siano progettate in modo da garantire l’interoperabilità con il Geoportale.

 

  • Circolare DGABAP e DGMu 22/24

Il 31 maggio 2024 la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio e la Direzione generale Musei hanno pubblicato, congiuntamente, la Circolare n. 22  avente a oggetto il medesimo titolo “Geoportale Nazionale per l’Archeologia: conferimento dei dati delle indagini archeologiche ai fini della pubblicazione nel GNA e interoperabilità fra sistemi ministeriali”, che ha ampliato il novero degli uffici del MiC interessati dalle nuove modalità di conferimento dati.

La Circolare, indirizzata anche ai Parchi archeologici, ne ha così armonizzato le competenze in materia di standardizzazione e pubblicazione dei dati esito delle indagini archeologiche, in relazione al loro conferimento al Geoportale Nazionale per l’Archeologia (GNA).

 


  • Circolare DGABAP 32/23

Il 12 luglio 2023 la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio ha pubblicato la Circolare n. 32  avente a oggetto “Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 recante Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici: aggiornamenti normativi e procedurali in materia di verifica preventiva dell’interesse archeologico (VPIA)”.

La circolare è finalizzata a evidenziare le principali modifiche introdotte dal nuovo Codice dei contratti (D. lgs. 36/2023) alla procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico (VPIA).

 


  • Circolare Soprintendenza speciale PNRR 1/23

Linee guida per la disciplina attuativa della verifica preventiva dell’interesse archeologico all’interno del procedimento tecnico-amministrativo di cui all’art. 44 del d.l. n. 77/2021

Il 27 gennaio 2023 la Soprintendenza speciale per il PNRR ha trasmesso, con Circolare n. 1/2023, le specifiche Linee guida adottate con decreto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 23 gennaio 2023.

Queste linee guida sono riferite e applicabili esclusivamente in relazione agli interventi indicati nell’Allegato IV e nell’Allegato IV-bis al D.L. 77/2021, in quanto trattasi di opere speciali di rilevanza nazionale e solamente ai fini delle “preminenti esigenze di appaltabilità dell’opera e della sua realizzazione entro i termini previsti dal PNRR” (art. 44, c. 6 del D.L. n. 77/2021).

 

 

 


  • Circolare DGABAP 53/22

Il 22 dicembre 2022 la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio ha pubblicato la Circolare n. 53 avente a oggetto “Verifica preventiva dell’interesse archeologico. Aggiornamenti normativi e procedurali e indicazioni tecniche”.
L’atto in questione fornisce alcuni aggiornamenti con specifico riferimento all’innesto della procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico (VPIA) all’interno del procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) e, all’interno dell’allegato, ulteriori indicazioni in relazione alla trasmissione della documentazione raccolta all’interno dell’applicativo GIS preimpostato, alla verifica della sua integrità, all’estensione dell’area di studio e alla valutazione del potenziale e del rischio archeologico.