Standard e applicativo per il Geoportale

Gli strumenti operativi

La definizione di specifici standard descrittivi rappresenta uno degli aspetti più rilevanti delle Linee guida  approvate con DPCM 14 febbraio 2022, tuttora vigenti per tutti gli aspetti compatibili con le previsioni del D. Lgs 36/2023 e, in particolare, per quanto riguarda il conferimento dei dati tramite template.

In particolare il punto 4.3 (Raccolta dei dati) delle Linee Guida precisa che la registrazione delle presenze archeologiche, individuate durante le indagini prodromiche, deve essere effettuata secondo standard descrittivi e mediante l’uso di un applicativo appositamente progettato per semplificare e uniformare le modalità di raccolta e archiviazione di tali dati.

L’applicativo e i relativi manuali sono scaricabili dal portale GNA (https://gna.cultura.gov.it/):

 

L’APPLICATIVO

L’applicativo, elaborato con il software open source QGIS, facilita la rappresentazione dei dati prevedendo il loro inserimento direttamente tramite mappa: la localizzazione (dati relativi a regione-i, provincia-e e comune-i) è ricavata direttamente dai layer ufficiali ISTAT, precaricati sul progetto, mentre la descrizione è strutturata secondo standard nazionali, adottando in tutti i casi in cui è stato possibile vocabolari chiusi. Queste soluzioni hanno permesso di minimizzare la possibilità di errori manuali in fase di inserimento dati, rendendo l’operazione più semplice e rapida. Allo stesso tempo, l’adozione di uno standard uniforme e di vocabolari codificati è estremamente utile anche in fase di ricerca dei dati, permettendo query basate sulle informazioni più importanti (cronologia, definizione, interpretazione, ecc.).

GLI STANDARD

Sono previsti due moduli di inserimento (layer) strutturati secondo gli standard definiti con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD):

  • layer MOPR – dedicato alla descrizione generale del progetto e delle opere da realizzare;
  • layer MOSI – finalizzato a censire le aree o i siti di interesse archeologico individuati nel corso delle indagini prodromiche.

Il template è stato testato a partire dal 2019 grazie alla collaborazione delle Soprintendenze, che hanno contribuito alla sua ottimizzazione sia nel modello dati che nei vocabolari strutturati.

IL MANUALE OPERATIVO

Per permettere agli operatori di orientarsi al meglio con questi nuovi strumenti è stato redatto uno specifico Manuale operativo. Al suo interno sono dettagliati i principali aspetti della nuova procedura: a partire dalle cartelle di cui si compone l’applicativo, alla spiegazione delle caratteristiche del progetto; dalle modalità di compilazione dei layer MOPR e MOSI, ai casi d’uso e alle note sul software di riferimento QGIS.

Si tratta di uno strumento ancora in fieri, ma fondamentale per comprendere al meglio gli standard e le procedure operative introdotti dalle nuove Linee guida.


I nuovi utenti potranno porre quesiti e avanzare proposte migliorative utilizzando questo indirizzo di posta elettronica: dg-abap.gna@cultura.gov.it

Le migliorie procedurali esito delle proposte degli utenti confluiscono, come già avvenuto nel corso del primo anno di utilizzo del sistema, nelle nuove release dell’applicativo e nelle versioni successive dei manuali operativi. Si raccomanda di utilizzare sempre la versione più aggiornata scaricabile dal sito.

L’adozione del Template, oltre a semplificare gli oneri delle stazioni appaltanti e agevolare le attività degli archeologi, ha permesso di rendere accessibili i risultati delle indagini attraverso il GNA – Geoportale Nazionale per l’Archeologia: i dati sono consultabili on line, scaricabili in formati aperti e liberamente riutilizzabili, nell’ottica di istituire un circolo virtuoso in cui la conoscenza sul patrimonio culturale viene costantemente aggiornata e approfondita proprio perché condivisa.


DOWNLOAD

VERSIONE AGGIORNATA

14 febbraio 2024

Versioni precedenti
MANUALE OPERATIVO Manuale in cui sono dettagliati gli strumenti di lavoro e le modalità d’uso  – Scarica Release 1.0

Release 1.1

Release 1.2

APPLICATIVO Elaborato con il software open source QGIS, facilita la rappresentazione dei dati prevedendo il loro inserimento direttamente tramite mappa  – Scarica (NEW) Release 1.0

Release 1.1

Release 1.2

Release 1.2.1

APPLICATIVO MARE Anche per i progetti posizionati nelle 24 miglia marine dalla costa è ora possibile utilizzare la nuova release dell’applicativo (vedi sopra) Scarica  Release 1.2

Release 1.2.1

Standard MOPR  Il MOPR (Modulo Progetto) raccoglie le informazioni relative all’intera area interessata dalla realizzazione dell’opera pubblica o di pubblico interesse oggetto della procedura. Le specifiche dello standard sono ora integrate all’interno del manuale  – Scarica  Prima versione
Standard MOSI  Il MOSI (Modulo di area/sito archeologico) raccoglie le informazioni relative ai siti/aree archeologiche individuate all’interno dell’area interessata dalla realizzazione dell’opera pubblica o di pubblico interesse oggetto della procedura. Le specifiche dello standard sono ora integrate all’interno del manuale  – Scarica  Prima versione

TUTORIAL

Caricamento file DWG/DXF  Breve nota utile per il caricamento di file DWG/DXF nel template (rilasciata il 14 giugno 2022)  – Scarica 
Esercitazione di inserimento MOPR Prova video di inserimento del MOPR (Modulo Progetto). Esercitazione registrata durante l’incontro Helpdesk del 1 luglio 2022  (pubblicata il 12 luglio 2022)  – Visiona
Esercitazione di compilazione del template Prova video di compilazione del Template. Esercitazione registrata durante l’incontro Helpdesk del 20 luglio 2022 (pubblicata il 1 agosto 2022) Visiona
  

ALERT

A seguito delle numerose richieste pervenute da professionisti e imprese forniamo alcune indicazioni pratiche relative alla compilazione del campo CPR e al caricamento di immagini negli allegati:

Codice CRP Il Codice del Progetto (CPR) è un campo obbligatorio della scheda MOPR in cui va inserito il CUP associato al progetto dalla committenza. Se il progetto non è già provvisto di tale identificativo l’ICA può rilasciare, a richiesta, un codice alfanumerico da integrare con la sigla della soprintendenza competente, l’indicazione dell’anno in cui viene realizzato il progetto e la numerazione progressiva che ogni professionista/ditta assegnerà ai propri lavori (riprendendo da 1 per ogni anno).

Le richieste vanno indirizzate esclusivamente a: dg-abap.gna@cultura.gov.it.

Il codice assegnato sarà composto da una stringa di 5 unità numeriche (incrementate da 1) e dalle iniziali di nome/cognome del professionista o della denominazione delle ditte e sarà inserito nell’identificativo del progetto come nell’esempio seguente:

SABAP-XX_2022_00011-XX_0000XX”

Immagini allegate

 

Per consentire l’acquisizione al protocollo informatico, e la miglior trasmissione e gestione di tutta la documentazione di scavo, si raccomanda di inserire nella cartella Allegati solo la documentazione effettivamente allegata alle schede MOSI e MOPR.

Pur in assenza di un limite massimo di peso per le immagini e gli altri allegati, si consiglia di ridurre le foto alla dimensione di 2000 px sul lato lungo e di ridurre la dimensione dei file pdf prodotti con appositi programmi di compressione. Sarebbe preferibile, infatti, che la cartella compressa con l’intera Viarch non superi le dimensioni di 200 MB. La restante documentazione di corredo e le immagini ad alta risoluzione potranno essere consegnate in una cartella separata che la SABAP di riferimento potrà gestire in autonomia.