Il primo gennaio 2019 ha preso avvio il primo progetto europeo dell’Istituto Centrale per l’Archeologia (ICA) dedicato alla ricerca archeologica subacquea e allo sviluppo di tecnologie innovative per la ricerca subacquea.
Il progetto, denominato DiveSafe: Integrated system for scientific and environmental underwater surveys, with advanced health & safety features, è stato finanziato dalla Comunità Europea con il bando EASME/EMFF/2017/1.2.1.12 – “Sustainable Blue Economy” Strand-1: Demonstration projects.
DiveSafe è coordinato dalla società greca Atlantis Consulting (Kalamakidis Grigorios, Managing Director) e vede, tra i partner, oltre all’Istituto Centrale per l’Archeologia (dott. Elena Calandra e dott. Barbara Davidde), la 3D Research, spin-off dell’Università della Calabria (prof. Fabio Bruno, dott. Saverino di Leo), il Politecnico-Università delle Marche (prof. David Scardozzi), la società turca BURC (Hakki Sefa Başatli, General manager), la Divers Alert Network Europe International (Alessandro Marroni, President e C.E.O.) con sede a Malta, l’ Israel Antiquities Authority – Marine Archaeology Unit (Israele)- (dott. Firas Badhe, dott. Jacob Sharvit), e l’istituto greco KORSEAI-Institute of Historical & Archaeological Research (dott. George Koutsouflakis).
Scopo principale di DiveSafe sarà quello di integrare le tecnologie più innovative presenti ora nel mercato per sviluppare e produrre un veicolo subacqueo multi accessoriato che permetta ai ricercatori subacquei (archeologi, biologi, geologi ecc..) di condurre prospezioni subacquee e recuperi realizzando contemporaneamente monitoraggi ambientali, campionamenti e immagini e video georiferiti. Una peculiarità del Sistema DiveSafe consiste nel fatto che nel corso delle prospezioni subacquee alcuni parametri vitali dei subacquei saranno monitorati, così che le immersion saranno condotte in piena sicurezza.
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