Dal 2020 l’Istituto Centrale per l’Archeologia – ICA partecipa alle attività finalizzate alla formulazione di linee guida e soluzioni operative per il riconoscimento e la tutela dei beni e delle cose di interesse paleontologico, nell’ambito di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti degli uffici centrali e periferici del Ministero della Cultura – MiC, nominato con un decreto della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio – DGABAP.
Tra i primi interventi del gruppo di lavoro vi è stato l’avvio di una collaborazione con la Società Paleontologica Italiana – SPI, finalizzata a individuare referenti esterni al MiC tra gli specialisti nei ruoli della ricerca e dei musei civici e universitari, che potessero supportare le Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio (ABAP) e i Parchi archeologici nelle attività di tutela del patrimonio paleontologico.
Successivamente gli uffici periferici del Ministero sono stati coinvolti in una valutazione delle maggiori criticità in materia, tramite un questionario elaborato dall’ICA e dal Servizio II della DGABAP. Tra i risultati principali di tale ricognizione, è emersa la necessità di effettuare un censimento dei siti di interesse paleontologico, utile alla definizione di “carte del rischio paleontologico” da mettere a disposizione di funzionari, ricercatori e professionisti operanti sul territorio.
In questa prospettiva, è stato quindi richiesto alle Soprintendenze ABAP di elaborare, in raccordo con i referenti regionali, elenchi di siti di interesse paleontologico, individuando tra questi quelli di maggiore rilievo e anche a maggiore rischio, successivamente divenuti oggetto di schedatura di dettaglio da parte degli stessi referenti, secondo gli standard utilizzati per il Geoportale Nazionale per l’Archeologia.
Nell’ambito di un tirocinio formativo nella DGABAP, con il supporto dell’ICA, i dati raccolti sono stati georeferenziati e inseriti nel modello template QGIS elaborato per le ricerche di archeologia preventiva e per gli altri interventi archeologici nel territorio nazionale.
Questi dati sono stati quindi caricati nel Geoportale inserendoli in una macrocategoria appositamente predisposta, quella degli “Elementi geo-paleontologici”, nella quale è previsto che confluiscano anche quelli raccolti dai professionisti nell’ambito delle verifiche preventive dell’interesse archeologico e, a partire da oggi, consultabile online.
Il lavoro di acquisizione di informazioni topografiche sul patrimonio paleontologico proseguirà con l’estensione del numero di siti censiti e messi in rete.