Archeologia e cavità
L’Istituto centrale per l’archeologia e la Società speleologica italiana hanno siglato un accordo di collaborazione
L’Istituto centrale per l’archeologia (ICA) del Ministero della Cultura (MIC) e la Società speleologica italiana (SSI) hanno sottoscritto un accordo per avviare forme di collaborazione scientifica e di cooperazione funzionali alla miglior conoscenza dei contesti archeologici ipogei ed epigei.
L’accordo prevede la realizzazione di specifici progetti dedicati ad attività tecnico-scientifica e di ricerca congiunta nell’ambito della conoscenza dei contesti archeologici sotterranei, strategie per il censimento e l’individuazione di cavità caratterizzate da evidenze archeologiche, e iniziative divulgative e formative in raccordo con gli uffici periferici del Ministero per promuovere la conoscenza dell’attività speleologica intesa come attività di ricerca scientifica.
L’ICA, diretto da Irma Della Giovampaola, ha tra i suoi compiti principali la definizione e l’applicazione di linee di indirizzo, standard e misure di coordinamento per assicurare lo sviluppo dello studio e della ricerca nel settore dell’archeologia, la promozione dell’innovazione e la sperimentazione nelle metodologie e nelle tecnologie della ricerca territoriale e di documentazione. Adotta iniziative per la ricognizione della documentazione in materia di tutela dei beni archeologici in Italia, delle banche dati e degli archivi esistenti e la relativa pubblicazione on line degli archivi di dati archeologici anche in formato di open data. Cura, infatti, il Geoportale nazionale dell’archeologia, hub archeologico nazionale.
La SSI, presieduta da Sergio Orsini, fondata nel 1950 è membro dell’Unione internazionale di speleologia e della Federazione speleologica europea. Ha per scopo la diffusione ed il progresso della speleologia, con particolare riguardo all’esplorazione, lo studio e la salvaguardia dell’ambiente naturale carsico ed ipogeo, comprese le cavità di interesse storico, culturale, sociale e antropologico.
Attraverso la Commissione nazionale cavità naturali e artificiali e i curatori regionali, conserva e mantiene aggiornati i dati di posizione, i dati metrici e i rilievi grafici delle cavità presenti sul territorio nazionale. Ha ideato e cura il progetto WISH (Web Information System Hyperlink), il Catasto nazionale delle Grotte d’Italia.
Le cavità sia naturali che artificiali costituiscono una nuova frontiera dell’esplorazione: il loro altissimo potenziale informativo ricade in diversi ambiti: archeologia, ambiente, turismo sostenibile, patrimonio naturalistico e culturale.
Le grotte sono veri e propri “archivi privilegiati” per la ricerca e la loro particolare conformazione necessita anche di un’attenzione normativa. L’ICA è impegnato su questo fronte anche con la costituzione di un primo tavolo tecnico sull’archeologia in contesti confinati cui prenderanno parte personalità scientifiche con comprovata esperienza nel settore speleologico.
Vedi il testo dell’accordo pubblicato sul nostro sito nell’apposita sezione dedicata alla Trasparenza.
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