Cos'è
Martedì 7 novembre 2023, ore 17,00 presso la sede dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, in Piazza San Marco, 49 a Roma si svolgerà la presentazione dell’edizione completa di
MALTA ANTICA di LUIGI MARIA UGOLINI
a cura di Andrea Pessina e Nicholas C. Vella
(Malta, Midsea Books, 2021)
L’evento sarà introdotto da Luigi La Rocca (Direttore generale Archeologia, belle arti e paesaggio) con interventi di Elena Calandra (Istituto centrale per l’archeologia), Maria Rosaria Barbera (già direttore della Soprintendenza speciale di Roma) e Giulia Recchia (professore alla Sapienza, Università di Roma e direttore della Missione archeologia italiana a Malta)
Saranno presenti i curatori del volume: Andrea Pessina e Nicholas C. Vella.
Dal 1924 al 1936, anno della sua morte, l’archeologo italiano Luigi Maria Ugolini visitò l’arcipelago maltese per studiare i templi preistorici e le altre vestigia archeologiche presenti in queste isole poste a poche decine di km dalla costa italiana.
Il lavoro svolto da Ugolini sul campo fu enorme: vennero rilevati e documentati fotograficamente con grande cura tutti i templi preistorici e molti altri siti di possibile interesse archeologico, mentre al Museo archeologico nazionale di La Valletta egli studiò e descrisse l’abbondante materiale ceramico rinvenuto negli scavi del complesso templare di Tarxien da Themistocle Zammit agli inizi del Novecento.
Questa imponente documentazione doveva confluire in una serie di volumi – “Malta Antica” – nei quali egli si riprometteva di gettare luce sull’origine dell’architettura megalitica maltese e sulla preistoria di Malta, che a suo parere era stata il luogo posto al centro del Mediterraneo dal quale si sarebbe diffusa la civiltà neolitica in tutta Europa: ex medio lux !
Il lavoro di Ugolini rimase in buona parte inedito a causa della sua morte prematura ed egli è noto agli studiosi principalmente per le ricerche condotte in Albania nel sito di Butrinto, l’antica Buthrotum toccata da Enea nel suo viaggio che da Troia lo portò infine sulle coste del Lazio secondo la versione virgiliana.
La riscoperta dell’archivio maltese di Luigi Ugolini, conservato al Museo “Luigi Pigorini” di Roma, ha dato avvio ad un progetto italo-maltese che si è concluso con l’edizione di una serie di volumi della collana Malta Antica, ricomposti grazie al lavoro di A. Pessina e N. Vella. Lo studio – che ha interessato numerosi archivi in Italia e all’estero – ha consentito di indagare un tema ancora poco approfondito dagli studiosi: l’utilizzo a fini politici della Preistoria. La documentazione esaminata mette in luce gli stretti legami allora esistenti tra il mondo accademico e il Partito Fascista, nonchè l’ideologia nazionalista che spesso ispirò le posizioni degli studiosi italiani a cavallo tra XIX e XX secolo anche nel campo della preistoria in un momento in cui in tutta Europa le aspirazioni territoriali venivano di frequente giustificate ricorrendo all’archeologia, all’antropologia fisica e alla linguistica.