Anche l’Istituto centrale per l’archeologia (ICA) partecipa a “Italia e Israele: rotte, scambi, collegamenti”, il primo Simposio delle missioni archeologiche italiane in Israele organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv.

Nato da una collaborazione con Israel Antiquities Authority (IAA) e con il sostegno della Tel Aviv University, l’evento si terrà il 6 e 7 settembre 2022, nelle città di Tel Aviv e Acri.

La prima giornata, che si svolgerà presso il Dipartimento di Archeologia della Tel Aviv University martedì 6 settembre, sarà dedicata ai risultati raggiunti da tre missioni archeologiche italiane in Israele: Grotta di Qesem, Cava di Revadim e Jaljulia, diretta da Cristina Lemorini (Università ‘Sapienza’, Roma); “Askgate” ad Ashkelon, con a capo Cecilia Luschi (Università di Firenze); resti genovesi ad Acri, curata da Fabrizio Benente (Università di Genova).
Il direttore dell’Istituto centrale per l’archeologia, Elena Calandra, interverrà in collegamento video da Roma per introdurre le relazioni dedicate a illustrare i risultati delle campagne di scavo.
Gli interventi saranno tenuti dai professori delle università italiane posti a capo delle miissioni insieme con i rispettivi partner locali (Ran Barkai della Tel Aviv University; Rafael Lewis di Ashkelon Academic College e University of Haifa; Edna ed Eliezer Stern di IAA).

Nella seconda giornata il Simposio si sposterà ad Acri, nella Cittadella crociata, dove il medievista Franco Cardini inquadrerà le relazioni storiche tra Italia e Israele. A seguire importanti accademici dei due paesi indagheranno le profonde connessioni tra Italia e Israele a partire dalle rotte tra Mediterraneo orientale e occidentale (Nadav Kashtan), i network tecnologici dell’agricoltura(Gideon Avni), la presenza francescana in terra Santa (Eugenio Alliata) e l’architettura romana a Gerusalemme (Elisabetta Boaretto). Spicca il panel sull’archeologia subacquea che ospita importanti collaborazioni italo-israeliane a sfondo tecnologico e la prima relazione sui risultati delle analisi su una spada medievale ritrovata nelle acque di Haifa nel 2021).
Chiuderà il seminario un’intervista ai giovani ricercatori italiani nel paese.

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